U2: "sunday bloody sunday" e la situazione dell'Irlanda del Nord
(Foto: Jonathan Gill)
La musica è sempre stata un mezzo di comunicazione molto forte. Ad esempio, la musica di Giuseppe Verdi divenne un esempio del risorgimento tricolore (dopo l'unificazione dell'Italia però) in cui gli vennero attribuiti una serie di messaggi rivoluzionari che, attraverso le sue liriche, avrebbero aiutato a creare quell'idea patriottica che incoraggiò il popolo italiano a insorgere. Ad oggi, vi sono delle cause nel mondo ancora non democraticamente risolte, come tutti sappiamo. Ebbene, come anche altri artisti, gli U2 hanno usato e usano la loro musica per influenzare il pensiero della gente su delle tematiche che sono ancora molto delicate. Vi propongo uno di questi esempi.
La canzone di cui voglio parlare è "sunday bloody sunday" che si riferisce alla domenica del 30 gennaio 1972, quando, 14 persone (civili) vennero uccise dai soldati britannici durante una manifestazione contro gli internamenti. Il problema dell'Irlanda del Nord è tuttora ancora molto sentito in Gran Bretagna, anche se i processi di pace sembrano ben avviati. In realtà, il problema ha delle origini storiche molto lontane, sin da quando Enrico VIII (1542) decise di iniziare a colonizzare i territori irlandesi. Intorno al 1610 inglesi (anglicani) e scozzesi (presbiteriani) riuscirono a occupare solo alcuni territori dell'isola e qui si insediarono, discriminando la popolazione locale di origine cattolica. Il problema si prolungò sino al 1801, quando il governo di Londra per eliminare ulteriori problemi decise di integrare i 2 regni in un unico stato con la speranza che le leggi discriminatorie fossero eliminate. Si dovette arrivare, però, alla guerra di indipendenza tra l'Irlanda e la Gran Bretagna (1919-1921) che si concluse con l'istituzione dello stato libero d'Irlanda, comprendente tutta l'isola a parte 6 delle 9 contee dell'Ulster a maggioranza protestante. I problemi nell'Irlanda del Nord o Ulster non terminarono e verso la fine degli anni sessanta le cose divennero particolarmente ardue quando i movimenti di indipendenza grazie all'aiuto di gruppi paramilitari dell'IRA (Irish Repubblican Army) cercarono in tutti i modi di annettere quella parte dell'isola, al resto dell'Irlanda. La situazione divenne insostenibile e nell'agosto del 1971 venne introdotta ''l'operazione Demetrius" (durò sino al 1975) in cui l'esercito britannico e la polizia locale potevano arrestare qualsiasi sospettato appartenente a possibili gruppi di paramilitari senza alcun processo. Gli internamenti avvenivano nella prigione di Long Kesh (14 chilometri a sud-ovest di Belfast) e le condizioni dei prigionieri erano molto dure. Nel 1973 ci fu anche un referendum per decidere le sorti dell'Ulster e il 98,9% dei voti andò a favore della Gran Bretagna, anche se solo 1% della popolazione cattolica andò a votare come segno di boicottaggio.
Le azioni dei militari a Derry (Londonderry per gli unionisti) in quella domenica del 30 di gennaio 1972 vennero giustificate dal fatto che erano stati provocati da uomini armati. Questa fu la prima indagine di Lord Widgery subito dopo i fatti. Si è dovuto aspettare sino al 1998 (governo di Tony Blair) quando con i primi accordi di pace e cessate il fuoco il governo britannico riaprì un'inchiesta, condotta da Lord Saville. Dopo 12 anni (2010), il primo ministro conservatore Mr. Cameron, pubblicamente si è scusato per l'accaduto di quel giorno in quanto durante la prima inchiesta alcuni soldati avevano mentito. In realtà i militari britannici non erano stati affatto provocati con le armi (in prima istanza) e molti dei civili uccisi stavano scappando quando i soldati sparavano. Parole importanti quelle di Mr. Cameron che con queste affermazioni ha dato atto ad una intensificazione dei progetti di pace tra le 2 parti. Da ricordare che sino a 2 anni prima di questo discorso (2008-09) si erano registrati, infatti, 54 esplosioni e 112 incidenti con ordigni esplosivi nell'Ulster, senza dimenticare gli oltre 1000 soldati britannici morti in un periodo di 38 anni, da quando erano stati dislocati in quella regione (1969 - 2007). Ma sino a quando quella parte dell'irlanda sarà governata dai 2 partiti meno moderati (DPU: Unionisti a favore della Gran Bretagna e Sinn Fein a favore dell'indipendenza) la pace sarà veramente difficile. Le dinamiche politiche dei 2 partiti si basano tuttora sul settarismo religioso (DPU: protestanti - Sinn Fein: cattolici) e questo rende il totale processo di deposizione delle armi veramente arduo nonostante siano stati fatti dei grossi passi in avanti.
Per dovere di cronaca vi dirò che ho avuto modo di andare in Irlanda del Nord e sono stato in diverse località tra cui Derry (oltrechè Belfast). Sulla mappa veramente c'è scritto Londonderry ma molti vi diranno che Londonderry non esiste, a meno che non siano degli Unionisti (partito dei protestanti). Andai a vedere proprio la scena di "sunday bloody sunday" nella zona di Rossville street. Non so cosa dirvi.........................ero senza parole. Senza gli U2 non mi sarei mai documentato così. Ogni volta che sento quella canzone continuo a non capire perchè in nome di un unico ''Dio cristiano" si sia verificato questo episodio di grande tragedia che non dovrebbe assolutamente essere mescolato con le religioni. Una cosa è certa: da quando è cominciato il "cessate il fuoco" con l'IRA, Londra soffre meno violenze del solito.
Vi propongo la canzone che Bono Vox definisce non da ribelli ma la canzone di un tragico incidente. Il cantante della band è molto vicino a questa tematica in quanto lui stesso era cresciuto in un ambiente familiare interconfessionale (madre protestante, padre cattolico), alquanto insolito per i suoi tempi ma direi molto significativo per la formazione della sua personalità. La canzone fa parte dell'album ''War" che venne pubblicato nel 1983.
Vi propongo la canzone che Bono Vox definisce non da ribelli ma la canzone di un tragico incidente. Il cantante della band è molto vicino a questa tematica in quanto lui stesso era cresciuto in un ambiente familiare interconfessionale (madre protestante, padre cattolico), alquanto insolito per i suoi tempi ma direi molto significativo per la formazione della sua personalità. La canzone fa parte dell'album ''War" che venne pubblicato nel 1983.
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